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Una promessa di libertà

Progetto Udine

A pochi chilometri da Udine, tra noci e castagni e i resti di un’antica vigna, c’è un edificio che si nasconde alla vista, come a sottolineare la sua essenza, quella di un rifugio, via dalla pazza folla e dalla vita urbana.

Un pudore che però non è sinonimo di chiusura, anzi, tutt’altro. Le pareti esterne, di un color antracite che sfuma in toni caldi, come a richiamare la terra e il legno del vicino bosco, si mimetizzano con la Natura che le circonda, ma al tempo stesso si fondono con gli ambienti interni, luminosissimi e caldi.

Una compenetrazione che completa gli spazi, un gioco di ombre e luce che si apre allo sguardo esterno di chi sa scorgere un tesoro prezioso e non appariscente. Per i due proprietari, Maria Grazia e Massimo, questa casa è una “promessa di libertà”. Viaggiatori veri, curiosi e aperti al nuovo, sanno infatti apprezzare anche la quiete, e la libertà che ne deriva. Proprio sulla forma della lettera “L” si sviluppa il disegno architettonico della casa; “l” come libertà e come luce, ma anche come legno, materiale con cui da tempo i due proprietari desideravano costruire, dopo essere rimasti impressionati dalla straordinaria sensazione di benessere e calore che si respira nelle abitazioni in legno.

Il loro sogno è stato progettato insieme allo studio Turisini e si sviluppa in un unico piano, una L, appunto, che abbraccia lasciando un’apertura, in cui gli ambienti interni si articolano tra loro in un flusso armonico.

L’architettura dell’edificio va di pari passo con l’arredamento, con le geometrie essenziali che sembrano voler convogliare l’energia di chi entra, in un gioco continuo tra esterno e interno. Le stanze sono ambienti accoglienti, luminosissimi, con il legno che garantisce assenza di umidità e una qualità dell’aria davvero eccezionale. Le temperature sono infatti ideali in ogni stagione, grazie ai pannelli fotovoltaici e all’impianto di raffrescamento, che conferiscono alla casa una totale autonomia energetica.

Lo splendido giardino è custodito da un prezioso, bellissimo ulivo di 250 anni: è intorno a lui che si sviluppa l’abitazione e si affacciano le varie stanze di questa casa che è contemporaneamente un rifugio e un punto di partenza, un luogo straordinario per ricaricarsi, ripartire e poi tornare. Un punto di quiete che resta aperto all’esterno, alla Natura, al fascino di un futuro da esplorare.

“Il nostro desiderio principale era di avere molta luce in casa, quindi finestre grandi e la perfetta esposizione. Una casa senza luce è come una senza libri: non ha anima.“

Maria Grazia e Massimo, proprietari

Maria Grazia e Massimo,
proprietari

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