
Sotto un unico tetto
Progetto Zugliano
Nel cuore della provincia di Vicenza, al centro di un paese pianeggiante tra le colline delle Bregonze e quelle di Sarcedo, c’è una costruzione Rubner Haus davvero speciale, formata da otto unità abitative.
Più che una casa, si tratta di un vero e proprio piccolo villaggio, abitato dai membri di un’unica famiglia: nelle palazzine vivono diciassette persone, vicine ma al tempo stesso indipendenti, proprio come un gioioso ecosistema. Le due strutture speculari dentro le quali si trovano le abitazioni occupano circa 7000 mq, nei quali vivono sette fratelli e i loro genitori, a pochi minuti dal grande vivaio che è da sempre l’azienda familiare e dove tutti loro lavorano.
La struttura, ha uno stile moderno ma molto discreto, con esterni dai colori tenui e luminosi, ed è circondata da 5000 mq di verde, nei quali si amalgama alla perfezione. D’altronde i committenti, vivaisti di lavoro e per passione, hanno intrapreso la progettazione e la costruzione di questo complesso abitativo come fosse un viaggio verso la ricerca del benessere e della naturalità, proprio perché abituati a vivere nel verde, tra le piante.
Gli appartamenti hanno un ingresso comune e sono composti di tre camere, disposte allo stesso modo in ogni appartamento. La cucina e il soggiorno sono in tutti i casi uno spazio unico e oltre al bagno padronale ce n’è sempre un secondo per gli ospiti. Le finiture e gli arredi delle singole unità abitative sono invece personali: sono infatti state scelte da ciascun membro della famiglia, nella Rubner Haus Boutique.
Ogni appartamento è del tutto indipendente, ognuno ha pannelli fotovoltaici e un proprio locale tecnico con la pompa di calore. Ovunque si entri, in qualunque appartamento o stanza, si percepisce un comfort abitativo enorme. Un benessere costante che ha a che fare con la naturalezza del legno e la gioia dello stare in famiglia.
“La progettazione e la costruzione di questo complesso abitativo sono state tappe di un vero e proprio viaggio verso la ricerca del benessere e della naturalità, com’è poi proprio del nostro mestiere: sempre nel verde, sempre tra le piante.”
Diego, proprietario insieme ai suoi sei fratelli e ai suoi genitori