
L’armonia che acquieta l’anima
Progetto Verona
La storia di questa splendida villa inizia con un disegno tracciato a mano, diventato un’immagine al computer e infine un vero e proprio progetto architettonico.
È il regalo di Matteo alla moglie Mihaela per il suo compleanno: l’idea di una casa da vivere insieme alla figlia in un luogo caro a tutta la famiglia, nel verde a poca distanza da Verona. In seguito all’incontro con l’architetto Alessandro Cesaraccio e con Rubner Haus, il progetto diventa realtà. La casa ha uno stile moderno, lineare ed essenziale, che utilizza però un linguaggio architettonico classico, rinascimentale, fatto di proporzioni, di rapporti tra vuoti e pieni, colori e materiali.
Allo stesso modo, esattamente come fu nella concezione di architetti quali Filippo Brunelleschi, Andrea Palladio, Leon Battista Alberti, la casa s’integra con il paesaggio e la natura grazie all’armonia delle proporzioni. Un approccio che elabora in chiave contemporanea un pensiero antico, rendendolo dinamico, movimentato, aperto al mondo. Gli spazi sono infatti luminosissimi e l’intera geometria dell’edificio sembra svilupparsi attorno alla grande vetrata che s’alza per due piani, mettendo in connessione esterno ed interno, ambiente umano e natura circostante.
Lo sguardo non trova ostacoli in questa casa, interamente ecosostenibile: gli ambienti comunicano tra loro e luce e legno esaltano quest’apertura. Anche la piscina contribuisce a illuminare gli interni grazie al riverbero del sole. Sabbia, crema, avorio, beige sono i colori dominanti: dalle nuance del legno agli arredi, contribuiscono a rendere ancora più armoniosa ed equilibrata un edificio destinato a vivere a lungo. Uno spazio di luce che acquieta l’anima.