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Casa Albini: "Progettare futuri possibili"

Dal 3 aprile a Milano, al via il percorso biennale ideato da Fondazione Franco Albini e Franco Albini Academy e promosso e sviluppato con Rubner Haus.

Rilanciare una nuova cultura del progetto nella contemporaneità, sperimentare soluzioni costruttive innovative in legno e offrire una piattaforma di visibilità ai giovani talenti: è lo scopo di “Progettare futuri possibili”, straordinario percorso biennale ideato dalla Fondazione Franco Albini e Franco Albini Academy, promosso e sviluppato con Rubner Haus, in collaborazione con Studio Albini Associati, Scuola del Design del Politecnico di Milano e Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni (AUIC) Politecnico di Milano.

Il percorso, patrocinato da ADI Associazione per il Design Industriale, Ordine degli Architetti di Sassari, Salone del Mobile Milano e con il supporto di Triennale Milano, si apre con il lancio di un Concorso per la progettazione di una struttura in legno leggera, innovativa, sostenibile, riciclabile, dal design forte che valorizzi le performance costruttive del legno, e allo stesso tempo, trasformabile, versatile, modulare. «I futuri possibili sono desiderabili quando rispondono ad uno scopo, sostenibile e valoriale, come potenziare i luoghi, attivare le comunità locali, collaborare per realizzare, insieme, soluzioni», dice Francesco Zurlo, Preside della Scuola di Design del Politecnico di Milano.

Premiazione del concorso

La presentazione dei vincitori

Giovedì 15 giugno 2023 presso la Triennale Milano , si è parlato di un futuro ancora tutto da progettare. Sono stati presentati i progetti vincitori del concorso Progettare Futuri Possibili, Veronica Pesenti Rossi, Carlo Farina e Guillermo Sanchez Cardenas, che faranno una settimana di workshop intensivo a Casa Albini in Sardegna. E poi tra collaborazione, sostenibilità e rispetto della natura, sono intervenuti Paola Albini, Presidente Fondazione Franco Albini , Francesco Zurlo, Preside Scuola di Design del Politecnico di Milano e Michael Rubner, 4° generazione della famiglia Rubner. Ecco un breve video dell’evento:

Il concorso e il progetto

in collaborazione con il Politecnico di Milano

Dedicato a giovani architetti under 35 e agli studenti dell’ultimo anno di Scuola del Design del Politecnico di Milano e Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni (AUIC) Politecnico di Milano, il Concorso sfida i partecipanti nella progettazione di un luogo polifunzionale che favorisca “l’incontro” e sia in grado di accogliere attività interdisciplinari di integrazione tra corpo e mente, attività culturali con fini educativi e di intrattenimento o piccoli esercizi commerciali.

Seguirà una settimana di workshop a Casa Albini in Sardegna dove i 3 vincitori del Concorso verranno condotti a esplorare un nuovo approccio alla progettazione attraverso tecniche interdisciplinari e il Metodo Albini che li porterà a scomporre i singoli progetti in parti, cercare l’essenza di ognuno e ricomporli in un unico progetto collettivo nato in co-creazione. «Casa Albini è nata dal bisogno di aprire gli orizzonti in tempo di Covid, di creare un luogo in cui tornare a incontrarsi ispirati dalla cultura del progetto e dagli orizzonti sconfinati dei cieli sardi», sottolinea Paola Albini presidente di Fondazione Franco Albini e founder della Franco Albini Academy.

La struttura in legno Rubner Haus

per la Design Week 2024

L’ultima tappa del progetto è per l’anno prossimo quando un prototipo della struttura in legno nata in co-creazione, verrà realizzato da Rubner Haus e portato in mostra durante la Design Week 2024 per poi trovare la sua collocazione stabile presso Casa Albini. Indiscutibile l’importanza del legno, centrale nell’ottica delle costruzioni del futuro, come sottolinea Martin Oberhofer, amministratore delegato di Rubner Haus; «Forte, tattile, esteticamente attraente, il legno è essenziale in un’epoca di consumo eccessivo e cambiamenti climatici, grazie al suo basso impatto sull’ambiente e al fatto che può essere facilmente riciclato. Questo progetto vuole chiamare le nuove generazione di architetti a riflettere sulla necessità di porre fine all’attuale cultura usa e getta esplorando le performance strutturali, estetiche e sostenibili di questo materiale. Costruire in legno significa partecipare attivamente alla transizione ecologica e farsi portavoce di un metodo di costruzione che può ridurre della metà le emissioni di CO2 degli edifici».

Per aggiornamenti e maggiori informazioni:

Fondazione Albini – Concorso